Se ne va uno dei grandi protagonisti della scena politica italiana repubblicana. Giorgio Napolitano è morto oggi, 22 settembre. Il presidente emerito della Repubblica aveva 98 anni, il suo quadro clinico è peggiorato negli ultimi giorni come riportato dalle principali agenzie stampa. Napolitano, infatti, che aveva compiuto gli anni solo il 29 giugno scorso, da tempo presentava un quadro clinico particolarmente complesso, prima dell’ulteriore peggioramento. Il decesso è avvenuto alle 19:45 presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma, come riporta l’agenzia ANSA.
Una storia lunga decadi. Da deputato a presidente della Camera, a ministro degli Interni e senatore a vita. La sua carriera politica lo ha visto al centro della scena, ricoprendo alcuni dei ruoli più delicati delle Istituzioni. Una militanza quasi interamente nelle fila del Partito Comunista Italiano, prima della nascita del PDS e dei DS in ultimo. Napolitano fu eletto senatore a vita il 23 settembre 2005, dall’allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Naturale la scelta della maggioranza di sinistra nel 2006, all’epoca neovincitrice delle Elezioni Politiche, di virare su di lui dopo gli altri nomi emersi nei primi scrutini. Divenne presidente della Repubblica alla quarta votazione, diventando l’undicesimo presidente della Repubblica nella storia italiana. Un’elezione battezzata, pochi mesi più in là, dalla sua presenza sugli spalti dell’Olympiastadion di Berlino, in occasione della finale di Coppa del Mondo in cui l’Italia vinse contro la Francia. Giorgio Napolitano ha portato a termine il suo settennato, gestendo importanti crisi di governo, ma è anche il primo a essere rieletto per la seconda volta, il 20 aprile 2013. Dopo giorni di stallo, una coalizione parlamentare gli chiese la rielezione. Il suo secondo settennato durò poco, chiudendosi nel 2015 e lasciando il posto all’attuale presidente Sergio Mattarella.