Anoressia, carcere e multe fino a 60mila euro per chi istiga (anche sui social): la proposta di FdI

Pugno duro contro chi istiga ai disturbi alimentari, di cui soffre il 5% della popolazione – specialmente giovani. È quello che propone Fratelli d’Italia, partito di maggioranza al governo, che ieri ha presentato presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica un disegno di legge sui disturbi del comportamento alimentare. In sostanza, ciò che propone il partito di Giorgia Meloni è la rilevanza penale e quindi il riconoscimento del reato di istigazione, anche sui social, a fenomeni come anoressia e bulimia. Prevenzione e repressione.

Per chi compie il reato, la proposta è di una pena fino a due anni di carcere e una sanzione tra i 20 e 60 mila euro. La pena potrebbe essere più che raddoppiata, come specifica “La Repubblica” analizzando gli articoli della proposta, se il reato venisse commesso invece su minori o persone incapaci di intendere e di volere, con il carcere fino a quattro anni e una sanzione che varierebbe tra i 40 mila e i 150 mila euro.

Il primo firmatario del ddl è il presidente della Commissione Affari Costituzionali e senatore di FdI, Alberto Balboni, che ha così spiegato l’intento dell’azione parlamentare: «Questo ddl agisce su un doppio binario, da una parte sulla prevenzione dei disturbi alimentari e dall’altra sulla repressione di chi istiga, anche sui social, fenomeni quali anoressia e bulimia. Non può passare inosservato, infatti, che ogni anno circa 4mila giovani perdano la vita a causa di questa malattia psichiatrica. Inoltre, il nostro impegno è che i disturbi siano riconosciuti come malattia sociale e che nelle scuole ci siano psicologi dedicati». La speranza di Fratelli d’Italia è quella che il ddl venga presto calendarizzato in Parlamento per poter essere votato e fatto diventare legge.

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