Arisa contro Paola Iezzi: “Hai quasi 50 anni, ancora non hai imparato a vivere”

Non sono piaciute ad Arisa le parole di Paola Iezzi, del duo Paola e Chiara. La cantante si è espressa nelle sue storie Instagram manifestando il suo dispiacere nei confronti di un’artista che stimava e che ha commentato le sue parole degli scorsi giorni. «Mi dispiace tantissimo sentire questo video e vederti parlare così di me. Senza cercare di mettere una buona parola tra me e la comunità LBGTQ+», dice Arisa. Un discorso che poi si conclude puntando pesantemente il dito contro la collega: «Invece tu sicuramente ti sarai presa dei bellissimi applausi, mentre infamavi un’altra collega e dicevi delle cose che secondo me non sono vere, non sono reali».

Arisa rivendica il suo impegno con la comunità LGBTQ+ e recrimina alla Iezzi di non aver visto tutta l’intervista. Smentisce di non avere self confidence e così parla della paura di non lavorare: «Ho paura di non lavorare? No… tesoro mio, forse tu hai paura di non lavorare. Ecco perché sei schiava di certe cose». Nell’ultimo video la cantante chiude a muso duro. «Se mi incontri per strada, tesoro, non mi salutare. Perché a me l’ipocrisia mi fa schifo, a me la gente ipocrita mi fa schifo», dice criticando il fatto di aver parlato in sua assenza e concludendo: «C’hai quasi 50 anni, ancora non hai imparato a vivere…», prima di salutarla con un dito medio.

Alla vigilia del Roma Pride di domani, con la partecipazione in veste di madrine d’eccezione di Paola e Chiara, queste ultime oggi, venerdì 9 giugno, Paola Iezzi ha risposto a una domanda su Arisa durante la conferenza stampa. «Non bisogna incriminare Rosalba per quello che ha detto, gli artisti spesso vivono nella paura di non poter lavorare, non tutti abbiamo le spalle coperte allo stesso modo, non tutti abbiamo self confidence nell’esprimere noi stessi. Non mi sento di giudicare ciò che ha detto Arisa, chiaramente non sono d’accordo, però secondo me esistono questioni più importanti dell’uscita infelice di Arisa in questo senso. Penso che lei abbia subito anche nella sua vita l’essere discriminati e questo lascia dei segni importanti e traumi che ti porti dentro e formano delle paure grandi dalle quali è difficile fuggire», ha concluso.

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