“Non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta”. Sono queste le parole che si è sentita rivolgere Aurora Leone, la quota rosa dei “The Jackal” ieri sera, lunedì 24 maggio, durante la cena a Torino che precedeva la “Partita del Cuore”.
Arrivata al tavolo della Nazionale Cantanti con l’amico e collega Ciro Priello sono stati avvicinati dal direttore generale della nazionale cantanti Gianluca Pecchini, come ha denunciato lei stessa su Instagram. “Mi ha detto che me ne dovevo andare, ma Ciro poteva rimanere, invitandomi ad andare al tavolo delle donne”. Nonostante Aurora avesse spiegato che si trovava al tavolo perchè avrebbe giocato stasera alla partita insieme a tutti gli altri personaggi dello spettacolo, il direttore generale avrebbe insistito.
“Non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta- avrebbe risposto Pecchini- Tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua”.
Così Aurora e Ciro sono stati allontanati dall’hotel e stasera non parteciperanno alla partita tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca che si terrà allo Juventus Stadium, a sostegno della ricerca contro il cancro.
La Nazionale cantanti attraverso un comunicato ufficiale ha smentito l’accaduto.
Eros Ramazzotti, storico rappresentante della Nazionale Cantanti, ha annunciato di voler incontrare Aurora e Ciro per chiarire la questione e scusarsi pubblicamente. “Non siamo coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff- ha spiegato il cantante- Non siamo sessisti, né razzisti o omofobi e sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. (..)”. Solidarietà ad Aurora è arrivata anche da Fedez, che ormai lo sappiamo, quando si tratta di difendere gli altri è pronto a metterci la faccia, e sul suo profilo Instagram ha scritto: “Sconcertante che un evento benefico si trasformi nella sagra del machismo. Onestamente fa specie il silenzio dei partecipanti all’iniziativa che hanno assistito alla scena”.