Secondo quanto rivelato ad “Architectural Digest” dalla scenografa del nuovo film “Barbie”, Sarah Greenwood, che insieme all’arredatrice Katie Spencer ha lavorato anche a produzioni del calibro di “Orgoglio e pregiudizio” e “Anna Karenina”, pare che per la creazione della pellicola che avrà come protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, «il mondo ha finito il rosa».
In un’intervista rilasciata pochi giorni fa, infatti, il team londinese ha raccontato gli sforzi dietro la creazione di una sceneggiatura volta a raffigurare un mondo nel quale «tutto era perfetto» e a «rendere Barbie reale attraverso questo mondo irreale». A tal proposito, non poteva mancare una vera e propria Dreamhouse ispirata a quella della storica bambola che tutto il mondo ha ormai imparato a conoscere e che, questa volta, vedrà sotto una nuova luce poiché, come affermato nell’intervista, la Barbie di Margot Robbie sarà «l’icona femminista per eccellenza».
«Stavamo letteralmente creando l’universo alternativo di Barbie Land» ha inoltre aggiunto la regista del film Greta Gerwig e, a tal proposito, è stato per loro importante ricreare “un’autentica artificiosità” dove tutto fosse tattile, «perché i giocattoli sono, soprattutto, cose che tocchi». Fondamentale in quest’ottica l’utilizzo del rosa per “mantenete la fanciullezza” nella rappresentazione per non «dimenticare cosa mi ha fatto amare Barbie quando ero una bambina» aggiunge Gerwig. Questa “corsa al rosa”, però, avrebbe causato una ricerca spasmodica della sua tonalità più brillante e fluorescente, tanto da portare il mondo – scherza il team creativo – a “finire” il rosa.