Benedetta De Luca sul red carpet di Venezia 78

«Se mi vedessi seduta su una normalissima sedia mi diresti: “poverina, che peccato”? Se mi vedessi seduta su quella normalissima sedia mi guarderesti con uno sguardo paternalistico o forse ti concentreresti più sul mio colore dei capelli o dell’abito?».

Troppo spesso, guardando una persona affetta da disabilità o seduta su una carrozzina, capita di provare “compassione”, “tenerezza” o persino “pietà”. Benedetta De Luca è la fashion influencer di 32 anni che ha abbattuto prima verso se stessa e poi negli altri – e continua a farlo – questi stereotipi, rivendicando altre caratteristiche immateriali che rendono ciascuna persona unica e preziosa. Benedetta è nata con una malattia rara chiamata “Agenesia del sacro” per cui si è sottoposta a 18 interventi ma il suo motto è: «Se la vita ti dà 100 motivi per piangere…tu trovane 101 per sorridere!». Benedetta sorride e balla. Balla con lo spirito, con l’energia, la solarità e l’autoironia che la contraddistingue.

Ha conseguito la sua laurea in giurisprudenza, abbattendo ogni barriera e ostacolo, come migliaia di ragazzi. Adesso le manca un solo esame per diventare avvocato, ma non solo: nel corso di questi anni, ha costruito un suo piccolo “impero” social che le permette di manifestare l’amore verso se stessa, educare e cambiare il modo di guardare di quegli occhi annebbiati da ipocrisia, compassione, tenerezza e “falsi miti” che si posano sui disabili: una donna su una carrozzina è una donna, una persona, con i suoi pregi e i suoi difetti. Non necessariamente buona, non necessariamente tenera e indifesa: può essere sensuale, sexy, provocante, bella.

Non esistono “disabili”, esistono persone che, come tutti, hanno un proprio microcosmo interiore in cui esiste anche una disabilità. Benedetta ne ha fatto un punto di forza e ora eccola brillare sul red carpet del film “La scuola cattolica” diretto da Stefano Mordini con Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno e Riccardo Scamarcio, che è stato presentato in anteprima al “Festival del Cinema di Venezia”.

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