Il manager di lunga data di Britney Spears, Larry Rudolph, ha rinunciato al suo incarico: «Sono passati più di 2 anni e mezzo dall’ultima volta che Britney e io abbiamo parlato, momento in cui mi ha informato che voleva prendere una pausa dal lavoro a tempo indeterminato. Come suo manager, credo che sia nell’interesse di Britney per me dimettermi dal suo team poiché i miei servizi professionali non sono più necessari», si legge nei documenti del tribunale esaminati da “Deadline”.
24 ore dopo, anche l’avvocato d’ufficio di Britney Spears, Samuel D. Ingham III, ha chiesto di dimettersi dal suo incarico.
Secondo “Page Six”, nei documenti depositati ieri martedì 6 luglio al tribunale di Los Angeles, Ingham ha espresso la volontà di dimettersi non appena il tribunale avrà nominato un nuovo avvocato.
“TMZ” riferisce che la decisione di Samuel sia stata causata da quanto dichiarato da Britney durante l’udienza del 23 giugno: «Non sapevo di poter chiedere la fine della tutela. Onestamente non lo sapevo». L’avvocato sostiene infatti di aver mostrato tutte le possibili opzioni alla Spears, tra cui “richiedere la fine della tutela”.
Britney Spears: dopo il manager, anche l’avvocato rinuncia al suo incarico
