Bruce Springsteen è polemica per il concerto a Ferrara confermato nonostante l’alluvione

Questa sera, giovedì 18 maggio, Bruce Springsteen è pronto a salire sul palco a Ferrara per il concerto che segnerà ufficialmente il suo ritorno in Italia dopo 7 anni di assenza. Quella che avrebbe dovuto essere una splendida notizia per i suoi fan e per tutti gli amanti della musica, però, è inevitabilmente diventata l’oggetto di numerosissime polemiche. Questo perché la città – dove per l’occasione erano attese circa 50mila persone – nonostante non sia al momento stata identificata come “zona rossa”, dista solo pochi km dai luoghi dell’Emilia Romagna più colpiti dalla recente ondata di maltempo.

Dopo le insistenti richieste di rinvio in segno di rispetto per i cittadini a cui l’alluvione ha causato intenti danni, oltre che per coloro che hanno perso la vita, l’organizzazione ha comunque confermato il live del “Boss” e anche lo stesso sindaco di Ferrara, tramite il suo profilo Facebook, ha scritto: «Nessuno avrebbe mai potuto pensare a un momento del genere quando, due anni fa, si iniziavano a gettare le basi per questo concerto. Un concerto che vista l’enorme complessità non può prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori (…). Mi dispiace se qualcuno può aver pensato che Ferrara sia rimasta insensibile alla tragedia in Romagna solo perché non ha annullato il concerto del Boss. (…) vi posso garantire che da ex sindaco di Bondeno, che ha vissuto il terremoto del 2012, in prima linea, non ho mai chiesto che l’Italia o la Regione fermasse campionati, eventi e produzione di aziende per solidarietà nei nostri confronti, perché non risolve nulla, se non creare altri danni economici a territori, lavoratori e imprese che hanno investito ingenti somme per la realizzazione dell’evento (…)».

E tra le numerose critiche a tale scelta non manca anche chi, allo stato attuale delle cose, chiede quantomeno che parte del ricavato venga devoluto in beneficienza…

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