Gwyneth Paltrow si trova al centro dei riflettori e, purtroppo, non per i suoi film. L’attrice infatti è coinvolta in una causa civile che l’accusa di aver provocato un incidente sugli sci nel 2016 avvenuto sulle piste del Deer Valley Resort nello Utah che ha causato danni permanenti a Terry Sanderson, un optometrista in pensione.
Quest’ultimo chiede ben 3,1 milioni di risarcimento ma Gwyneth nega la versione dei fatti della presunta vittima che sostiene l’attrice abbia “perso il controllo degli sci, facendo cadere Sanderson con forza, gli ha provocato la frattura di quattro costole e una lesione cerebrale. Paltrow si è poi allontanata, lasciando Sanderson stordito, sdraiato sulla neve” secondo quanto si legge sui documenti pubblicati da “People”.
Ieri, martedì 28 marzo, sono state lette le deposizioni dei figli della star, Apple e Moses – nati dall’amore con Chris Martin – che, all’epoca dei fatti, avevano rispettivamente 11 e 9 anni.
Nessuno dei due era presente personalmente quando è avvenuto l’incidente: Moses ha dichiarato di aver sentito sua madre urlare contro un ragazzo sulla pista mentre Apple ha raccontato: “Mia madre me l’ha detto [a pranzo]. Ci ha raccontato cos’è successo. Ho notato che sembrava un po’ scioccata, e ho chiesto cosa fosse successo, e lei ha detto: ‘Questo buco del c*lo mi è venuto addosso. Mi è venuto a sbattere contro la schiena’” aggiungendo che ricorda la mamma le abbia specificato che sia lei che Sanderson fossero caduti per terra.
“Era in uno stato di shock. Dopo ha deciso che non avrebbe sciato per il resto della giornata, cosa che non fa mai. Ma ha deciso di scendere perché era sotto shock e soffriva un po’. Non l’ho mai vista scossa in quel modo. Era chiaramente e visibilmente turbata e aveva una sorta di dolore” ha aggiunto la primogenita dell’attrice in merito allo stato emotivo di sua madre in quel momento.