Surreale. Così Donald Trump ha definito il processo in atto nei suoi confronti, in un post sul suo social “Truth”. «Mi arresteranno. Non riesco a credere che stia succedendo in America», ha continuato. E invece è accaduto. Eccolo Donald Trump sui banchi del Tribunale di New York durante l’udienza preliminare dopo che il gran giurì, scorsa settimana, lo ha incriminato. Impassibile, fuori dal Tribunale, prima di entrare, saluta i sostenitori. Non rilascia dichiarazioni, come pensavano i suoi consiglieri, un segno forse della gravità del procedimento. Il suo legale all’uscita dal Tribunale ha dichiarato che il suo assistito è frustrato e sconvolto, riferisce la CNN.
Un momento storico. È la prima volta che un ex presidente degli Stati Uniti affronta accuse penali. Sono 34 i capi d’accusa, contestati nell’atto di incriminazione letto dal giudice Juan Merchan, per cui Trump si è dichiarato non colpevole. Falsificazione di documenti aziendali, considerati gravi, in parte per “promuovere la sua candidatura”, tra cui la cospirazione secondo quanto ha detto la stampa. Colpa dell’affaire Stormy Daniels, l’attrice di film per adulti con cui avrebbe avuto una relazione e che avrebbe pagato tramite il suo avvocato, per ottenerne il silenzio, nel 2016. Ma anche quello dell’ex coniglietta di Playboy, Karen McDougal, come ha riferito Nbc News.
Quello che voleva questa volta Trump, non ammanettato, era la foto segnaletica. Secondo la CNN voleva farne un manifesto elettorale in vista delle prossime elezioni nel 2024. Per ora non c’è stata. Restano queste foto dal Tribunale, prima di tornare a casa a Mar-a-Lago e forse parlare. Le prime dopo essere stato messo in stato d’arresto per poi essere rilasciato e tornare nella sua abitazione, in attesa del processo che sarebbe stato fissato il prossimo 4 dicembre.


