Numeri da record per un tema importante e molto caro a Fedez. È quello della salute mentale, e conseguentemente del Bonus Psicologo, al centro della petizione lanciata dall’artista che ha raggiunto in 3 giorni 300.000 firme, un sostegno vitale per coloro che affrontano disturbi mentali e che, per ragioni finanziarie, non possono permettersi le necessarie sedute di psicoterapia. Sul suo profilo Instagram, oggi giovedì 9 novembre 2023, Fedez ha pubblicato alcune storie in cui ha aggiornato i suoi followers sugli “effetti” che l’iniziativa sta avendo, materializzati in una prima risposta del ministero della Salute via lettera.
«Ciao amici volevo dirvi che il ministero della Salute, cioè il ministro della Salute, tramite il capo di gabinetto, ci ha risposto!», esordisce, prima di spiegare il contenuto. «Partiamo dalle notizie belle. Notizia bella: ci scrivono che nei prossimi giorni “procederemo con il ministro dell’Economia e Finanze a varare il decreto attuativo per il Bonus Psicologo 2023”. Quindi finalmente questi soldi verranno sbloccati. Cosa significa? Significa bravi tutti ragazzi, perché raccogliere 300.000 firme in tre giorni serve a far muovere un po’ le cose. Quindi ottimo, ottimo», spiega.
Oltre alle notizie belle, però, ci sono anche le notizie “meno belle”, come le descrive lo stesso Fedez: «[…] Il capo di gabinetto del ministero della Salute sostanzialmente ci dice: “Guardate che noi sulla salute mentale stiamo facendo e abbiamo fatto grandissime cose”. Ecco queste grandi cose che in teoria il ministero avrebbe fatto sulla salute mentale, confrontandoci con le realtà con cui stiamo collaborando che si occupano di salute mentale nel sistema sanitario pubblico, non sembrano corrispondere proprio a verità. Cioè questa narrazione dell’”abbiamo fatto tantissime cose”. Motivo per il quale procederemo a rispondere sulle cose che in realtà non sono state fatte e si dovrebbero fare. Perché ripeto l’obbiettivo non è solo sbloccare il Bonus Psicologo, ma è ottenere più finanziamenti per la salute mentale in generale per il sistema sanitario pubblico».
Niente di fatto, invece, riguardo l’incontro chiesto da Fedez al ministro, che per il momento non ha avuto risposta: «Infine, ci hanno risposto su tutto, ma non sulla richiesta di incontro. Non ci hanno detto né sì, né no. Quindi ministro, se ha voglia di incontrarsi e di confrontarsi su idee e proposte che abbiamo da portare, noi siamo qui. Visto che non ci ha detto né sì né no, magari si era dimenticato di rispondere. Siamo qua, aspettiamo, salve!», conclude.
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