Nella serata di ieri Luis Sal ha pubblicato su “Muschio Selvaggio” un video nel quale dava la sua versione riguardo la fine del rapporto con Fedez, dopo quella fornita in precedenza da quest’ultimo. Subito dopo, il cantante ha quindi deciso di replicare nuovamente tramite alcune stories.
«Ho cercato in tutti i modi di evitare questo teatrino inutile in cui gli unici che si divertiranno sarete voi. Il video in cui spiegavo l’assenza di Luis non puntava in alcun modo a buttare mer*a su di lui, a differenza del video che lui ha pubblicato oggi. E quindi adesso mi trovo costretto a dover spiegare che la favoletta dell’egocentrico che sfrutta il povero Luis è vera, ma fino a un certo punto», esordisce Fedez. «Se questo senso di oppressione che avevi nei miei confronti era così latente da così tanto tempo, perché hai deciso di fondare una società insieme a me due settimane prima di lasciarla? Chiedendomi poi successivamente 600mila euro per una società che non vale nemmeno la metà di quei soldi, vietandomi di dare delle spiegazioni e minacciando di raccontare la tua verità se io avessi osato semplicemente dire che tu avevi abbandonato il podcast per dedicarti ad altri progetti (…)» afferma riferendosi all’ex collega.
«Tu da quando hai deciso di abbandonare il podcast hai smesso di pagare gli stipendi di persone che non sono multimilionarie come me e come te, hai smesso di pagare gli affitti, hai lasciato dei debiti nei miei confronti e nonostante questo tu continui a guadagnare soldi dalle visualizzazioni».
«Quindi, anche se tu avessi avuto tutte le ragioni del mondo per andartene via, non ci si comporta come hai fatto tu, perché si onorano gli impegni (…). Ma soprattutto si danno delle risposte al pubblico. E non impedisci al tuo partner di dare delle risposte semplicemente perché vuoi far leva sulla pressione che sarebbe derivata dai commenti per chiedere delle cifre astronomiche e utilizzarmi come se fossi un bancomat (…)».
Dal canto suo Luis, dopo la pubblicazione di queste stories, ha poi condiviso un video intitolato “Il barbiere di Siviglia: La calunnia è un venticello”.