«Ogni corpo ha la sua storia e non merita di essere giudicato» ha scritto Elisa Maino in una story pubblicata sul suo profilo Instagram in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare. Come l’influencer, sono tante le persone che ogni giorno combattono con un male non necessariamente visibile ma, a volte, fin troppo radicato nella mente per riuscire a capire quale sia la linea sottile da non dover attraversare.
Elisa Maino racconta di aver sofferto di questo disturbo nel 2019 e ricorda quei giorni come i più brutti di sempre, come un caos inspiegabile capace di portarti all’isolamento, alla solitudine, all’incapacità di chiedere aiuto. «Quel canone di perfezione a cui tutti forse vogliamo ambire non esiste, non deve esistere e deve essere sconfitto» sottolinea la creator alla quale si aggiunge anche la collega Carlotta Fiasella pronta a leggere una sua vecchia lettera nella quale afferma: «Non ho più voglia di svegliarmi la mattina consapevole del fatto che come andrà la mia giornata sia totalmente controllato da quanto io mi vedo magra allo specchio. (…) puoi avere tutto quello che vuoi ma se la tua testa, che è il centro di tutto, è malata, è finita».
Ignoranza e superficialità nei confronti dell’argomento sono alcuni dei temi trattati anche da ragazze come Ginevra Panci che, parlando nello specifico di Binge Eating Disorder, evidenzia commenti in grado di fare più male che altro, ad esempio: «Non hai un disturbo alimentare ti piace solo mangiare, sei golosa» o «sei bellissima, non sei mica grassa, vuoi solo attirare l’attenzione».
E un messaggio comune, trapelato anche attraverso alcune parole dell’ex ginnasta Carlotta Ferlito ma anche della stessa Carlotta Fiasella, che ricorda: «La voglia di scappare, di urlare a squarciagola le proprie emozioni, far sapere a tutti quanto si sta male, seppure non si percepisca perché è una malattia bastar*a radicata nel tuo cervello, tutto questo scompare. Basta solo affidarsi a un centro e combattere, siete più forti di quello che pensate!».