Gwyneth Paltrow, colpevole o innocente? Parola al suo stile impeccabile

Ormai non si parla d’altro: Gwyneth Paltrow è sugli schermi di tutto il mondo, ma stavolta non per il suo ultimo ruolo cinematografico. Bensì per un processo, che l’ha portata in tribunale per un vecchio incidente sugli sci avvenuto nel 2016. Per chi non lo sapesse: l’optometrista 76enne Terry Sanderson ha citato in giudizio l’attrice dopo uno scontro sulle piste di un resort dello Utah, dichiarando che la Paltrow gli avrebbe provocato un danno cerebrale e diverse costole rotte, senza prestargli soccorso. Il risarcimento? 300mila dollari. L’attrice, dal canto suo, sostiene che sia stato Sanderson a provocare la collisione, chiedendo solo un dollaro simbolico.

Il trending topic, tuttavia, non è lo spiacevole accaduto. Gwyneth Paltrow ha catalizzato l’attenzione mondiale su di sè grazie ad una parata di look impeccabili, in chiave austera e sofisticata. L’attrice, sin dal primo giorno, ha sfoggiato outfit all’insegna dello stile minimal chic, tra cardigan e bluse firmate Goop – brand fondato da lei – scarponcini Prada e Celine, completi formali e nuance sobrie e rassicuranti. Il tutto rigorosamente no logo. E che dire degli accessori? Dagli occhiali ricercati in stile ‘70s – compresi quelli fin troppo simili al modello di Jeffrey Dahmer – alle bottiglie d’acqua XXL, i maxi quaderni e le borse in cuoio capienti, Gwyneth Paltrow entra in corte con la stessa enfasi di una protagonista di un legal drama. E conquista il consenso del pubblico a colpi di look essenziali e affidabili, abbracciando uno stile lussuoso ma pacato, capace di generare empatia.

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