Il Vaticano si è schierato contro il “ddl Zan” e non sono tardate ad arrivare le prese di posizione, tra cui quella di Fedez.
Secondo la Chiesa, il disegno di legge contro l’omotransfobia violerebbe in «alcuni contenuti l’accordo di revisione del Concordato» e per questo ha formalmente richiesto al governo italiano di modificarlo.
Come ha scritto questa mattina il “Corriere della Sera”, «mai la Chiesa era intervenuta nell’iter di approvazione di una legge italiana, esercitando le facoltà previste dai Patti Lateranensi (e dalle loro successive modificazioni, come in questo caso)».
Tra le persone che hanno duramente replicato alla richiesta c’è Fedez, che ha twittato: «Riassumendo: il Vaticano che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini COMMERCIALI dice all’Italia “guarda che con il DDL Zan stai violando il #Concordato”».
Anche Vladimir Luxuria ha commentato la posizione del Vaticano con un tweet. «L’intervento del #Vaticano contro il #DDLZan non è una difesa del #Concordato ma un attacco pericoloso all’articolo 7 della nostra Costituzione sulla laicità dello Stato, siamo una democrazia non una teocrazia».
Dello stesso tenore il commento della giornalista de “Le Iene” Giulia Innocenzi: «Il #Vaticano che interferisce con lo stato italiano per chiedere di fermare il #DDLZan rifacendosi al Concordato ci dice solo una cosa importante: che dobbiamo abolire il #Concordato».