Fino vent’anni fa, il fascino delle It Bag era sinonimo di pelli pregiate ed esotiche, come quelle del coccodrillo, del pitone e dello struzzo. È il caso di Hermès, uno dei nomi più emblematici nel campo delle borse di lusso, con cifre che, per alcuni modelli, arrivano anche a sfiorare i sei zeri. Ma oggi la situazione sta drasticamente cambiando, insieme ad una vera e propria inversione di mercato. Nel 2023, la pelle è considerata sempre più fuori moda e meno attuale, con una crescita esponenziale di alternative meno costose per l’ambiente, ma anche per il portafoglio. I brand di moda cambiano rotta e si mostrano più sensibili nei confronti dell’ecosistema, adottando soluzioni cruelty-free, così come opzioni sostenibili e circolari.
Pioniera della moda green, sin dal suo esordio nel mondo fashion Stella McCartney non ha mai smesso di sperimentare nel nome dell’amore per l’ambiente. Le sue ultime creazioni coinvolgono anche borse in micelio, come la Frayme Mylo: la prima borsa in commercio interamente realizzata in tessuto vegano, derivato dai funghi. Dal canto suo, Coach abbraccia la sostenibilità con il progetto Coachtopia, un brand secondario focalizzato sull’artigianato e la creatività collaborativa, che si direziona verso un modello di business completamente circolare. Coachtopia presenta una varietà di borse in pelle originariamente destinate alla discarica – realizzate interamente con materiali ricavati dai rifiuti. Si affida alla pelle vegana invece Ganni, con un composto a base di cactus e buccia di arancia che riveste la sua classica borsa Bou. Il materiale che ha scelto Ganni si chiama “Ohoskin” ed è realizzato da un’azienda italiana, combinando cactus e arance di scarto ad una percentuale di plastica riciclata. Il prezzo finale si aggira attorno ai 400 euro.
Sostituire la pelle con materiali vegetali ed innocui nei confronti dell’ambiente è un’iniziativa cruciale e sempre più necessaria. L’industria della pelle animale, infatti, è notoriamente incline agli sprechi. Da quanto emerge da The Guardian, una ricerca del Leather and Hide Council of America ha scoperto che nel 2019, solo negli Stati Uniti, oltre 5 milioni di pelli sono andate a finire in discarica. Per quanto riguarda il cambiamento sociale, invece, una ricerca di McKinsey – società internazionale di consulenza manageriale – evidenzia che 9 consumatori su 10 della Gen Z ritengono che le aziende abbiano la responsabilità di affrontare le questioni ambientali. Il 54% di questi, inoltre, sarebbero aperti a spendere il 10% in più per prodotti sostenibili, in netto contrasto con i baby boomer, di cui solo il 23% erano disposti a farlo.
Crediti foto: profilo Instagram @stellamccartney