Le sneakers stanno già sparendo?

Se ne parla già da un po’: le sneakers non hanno più lo stesso appeal di una volta. Dopo aver toccato picchi di successo altissimi nel corso dell’ultimo decennio, negli anni post pandemici le sneakers e le calzature sportive cominciano a perdere rotta, lasciando spazio a un range di calzature versatili ma più formali. Lo conferma anche Retviews, azienda di Bruxelles che si occupa di monitorare le tendenze fashion. Nel 2022, le vendite delle sneakers hanno subito un calo del 33% rispetto all’anno precedente. Di conseguenza, i brand riducono la quantità di calzature sportive tra le loro offerte, puntando su altre categorie. Il mercato del footwear, tuttavia, stima di generare circa 40 miliardi di dollari entro il 2027. Sulla base di ciò, i marchi di moda continuano ad ampliare il loro range di calzature, espandendo il proprio assortimento di circa il 12% all’anno. Ma ciò non comprende le sneakers, che negli ultimi periodi hanno rallentato inesorabilmente la loro corsa.

D’altro canto, le calzature formali stanno vivendo una vera e propria rinascita: secondo Retviews, i sandali e le décolleté stiletto rappresentano il 34% dell’assortimento femminile, superando le sneakers. Ovviamente, il calo della richiesta di sneakers coinvolge anche i prezzi. Mentre Louis Vuitton sceglie di mantenere i prezzi delle sneakers del 59% più alti rispetto ad altri top player, Gucci li ha abbassati nettamente. Crescono invece i mocassini, la nuova scelta preferita di brand come Prada, Gucci e Louis Vuitton. La tendenza preppy ha conquistato le collezioni del 2022, e i prezzi di Prada per questa tipologia di calzature superano del 22% quelli delle scarpe da tennis. Anche da Ferragamo, le sneakers appuntano un prezzo del 23% inferiore rispetto ai mocassini.
È già finita l’era delle sneakers?

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