McDonald’s chiude alcuni uffici negli USA come “parte di una più ampia ristrutturazione aziendale”

Secondo quanto riportato dal “The Wall Street Journal”, McDonald’s avrebbe chiuso temporaneamente alcuni dei suoi uffici negli Stati Uniti iniziando anche a informare i suoi dipendenti sui licenziamenti che potrebbero essere effettuati nei prossimi mesi come “parte di una più ampia ristrutturazione aziendale”.

Secondo alcune persone informate sui fatti, pare che il colosso del fast food abbia già licenziato centinaia di suoi lavoratori solo nell’ultima settimana, mentre altri avrebbero sentito parlare del loro “destino” lavorativo in modo preoccupante. Inoltre, secondo quanto riportato sembrerebbe che anche il vicepresidente aziendale delle assicurazioni avrebbe riferito di essere stato informato solo pochi giorni fa che la sua posizione sarebbe stata cancellata e che sarebbe stato costretto a lasciare la compagnia dopo 20 anni.

«Durante la settimana del 3 aprile, comunicheremo le decisioni chiave relative ai ruoli e ai livelli del personale in tutta l’organizzazione» avrebbe infatti affermato la società tramite un messaggio del quale lo stesso “WSJ” è entrato in possesso, chiedendo anche ai dipendenti di annullare tutti i loro futuri incontri in sede. In un altro messaggio aziendale relativo a gennaio – che spiegherebbe in parte le recenti chiusure -, McDonald’s avrebbe parlato della propria percezione secondo chi, l’azienda, operava in troppi silos rallentando l’innovazione.

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