“Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae”. A parlare, un portavoce di Meta. Cosa implicherà tutto questo? Lo stop alla musica su tutte le piattaforme social di Mark Zuckerberg.
“La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità e per questo motivo da oggi avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae nella nostra libreria musicale. Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo, continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”.
Fine, per il momento, alla musica sulle piattaforme e le app di Meta dove si sta procedendo con un netto cambiamento. Il colosso americano infatti ha annunciato qualche giorno fa di dover attuare un altro taglio di 10.000 dipendenti e che verrà rimossa da Facebook e Instagram l’integrazione degli Nft come scritto su Twitter da Stephane Kasriel, Head of Commerce and Financial Technologies di Meta.
“Stiamo riducendo il supporto agli oggetti da collezione digitali (Nft) per concentrarci su altri modi con cui aiutare creatori, persone e aziende. Abbiamo imparato moltissimo negli ultimi mesi e vogliamo creare nuove opportunità per persone e aziende sulle nostre app, sia adesso che nel metaverso”.
UPDATE ore 14:22
Con un comunicato apparso sul sito ufficiale, SIAE ha commentato la decisione di Meta di rimuovere la libreria appartenente alla Società dai suoi social. «La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio SIAE dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani. A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti».
Sconcertati ma anche polemici con il comportamento di Meta. La SIAE, nel comunicato, continua così: «Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di SIAE a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che SIAE ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023. SIAE non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana».