«È una brutta storia, ho paura che mi succeda qualcosa se parlo troppo». Dopo il dibattito e le polemiche che sono scaturite nelle ultime ore, a parlare è proprio la protagonista dell’inseguimento e dell’aggressione subita dalla polizia locale, ieri a Milano. Il suo nome è Bruna, o almeno così è conosciuta nel suo quartiere, ed è stata intervistata dal quotidiano “La Repubblica”. La brasiliana, inizialmente restia nel rilasciare dichiarazioni, ha deciso di aprirsi e manifestare il suo pensiero.
La paura è tanta e Bruna, a proposito dell’accaduto di ieri, racconta: «Ero molto agitata ieri mattina avevo litigato con alcuni sudamericani ma non è vero che ero nuda al parco», spiega. La brasiliana ha poi continuato: «Ero su di giri, sono un tipo molto agitato, avevo bevuta la sera prima e avevo fumato uno spinello. Ma non ho fatto nulla di male, non ho picchiato nessuno». Alla domanda sul motivo per cui è scappata dall’auto della polizia locale, Bruna dice di essere stata strattonata già al Parco Trotter e per paura di essere picchiata si è nascosta dietro un’aiuola.
Ancora scossa per i colpi presi, la donna spiega poi il momento immortalato dagli smartphone di alcuni residenti: «Io ero seduta, avevo le braccia alzate dicendo di non picchiarmi. Invece ho preso colpi in testa, al fianco, ancora alla testa. Mi sono sentita trattata come un cane». La vicenda, comunque, non è finita con il video, scrive “La Repubblica”, perché Bruna sarebbe stata colpita anche in auto, dov’è rimasta ammanettata per 20 minuti. E sulla probabilità di una denuncia conclude: «Credo di sì, ma ho paura».