Miuccia Prada, con la collezione autunno-inverno 2023/2024 di Miu Miu, ci offre ancora un ritratto disordinato e frenetico del panorama contemporaneo. Tra modelle dall’hairstyle spettinato e look “incompleti”, Miu Miu porta sulla passerella di Parigi una collezione deliberatamente caotica che si snoda tra i capi essenziali del guardaroba, con un pizzico di nostalgia y2k. Aprono la pista i set in velluto rétro, con blazer oversize e gonne longuette, seguiti da una serie di abiti midi e top semitrasparenti dalle nuance neutrali. Tornano anche gli shorts cortissimi, protagonisti della collezione primavera/estate presentata lo scorso ottobre, rigorosamente a vita bassa e con cintura massiccia. L’underwear in cotone è un elemento immancabile sulla passerella di Miu Miu, e stavolta spicca sopra ai collant, svetta dalla vita bassa dei pantaloni baggy oppure si ricopre di strass colorati e sostituisce il pantalone.
La collezione invernale fa luce sui twin set in lana, riportati in vita dagli anni 2000, che si alternano alle mini tute abbottonate e agli abiti a maniche corte, girocollo. Gli orli di cotone bianchi delle “maglie della salute” invadono tutto lo show di Miu Miu, facendo capolino da sotto i pullover e perfino dalle culottes, e rimarcando lo spirito messy della collezione. Le calzature alternano stringate, kitten heels e tacchi a spillo, mentre gli accessori sono ridotti ai minimi termini e si limitano agli occhiali da vista tartarugati. Il fil rouge della passerella è il mix&match, che vive attraverso sovrapposizioni di felpe con cappuccio imbottite, leggings, bomber e maxi bag a tracolla – come se i modelli fossero appena usciti, di corsa, dalla palestra. Ai mini-dress cortissimi e alle proposte no-pants si abbinano invece collant color pastello, che ravvivano la palette dominata dai grigi e le sfumature del marrone. Dalle proposte oversize in pelle gommata e martellata si passa infine agli abitini a trapezio con collier e applicazioni gioiello, una piccola parentesi sofisticata all’interno di uno show che elogia lo stile informale, in tutte le sue sfaccettature. Ma è qui che abita il paradosso di Miu Miu: e se il nuovo dress-code fosse il disordine?