C’è molto da dire riguardo Mowalola, la stilista nigeriana che negli scorsi giorni, alla London Fashion Week, ha presentato in sfilata la sua nuova collezione primavera-estate 2024. Uno show che non è passato inosservato, soprattutto per la presenza di Kanye West e Bianca Censori, che a colpi di look sfacciati e «affronti alla pubblica decenza» sono diventati, in men che non si dica, le celebrità più controverse degli ultimi mesi. Sembrerebbe il caso di dire che tutto ciò che Kanye tocca, diventa oggetto di polemiche. E ora, nell’occhio del ciclone ci è finita anche Mowalola, che pochi mesi fa aveva già attirato l’attenzione del web con un completo succinto realizzato per Bianca Censori, composto da pochi essenziali quadrati di tessuto.
Mowalola ha dato sfoggio ancora una volta del suo approccio stilistico provocatorio con la collezione primavera-estate 2024, nella quale, tra jeans destrutturati e slip dress stampati, ha fatto la sua apparizione una micro gonna su cui spiccava la stampa della bandiera dell’Arabia Saudita. Nonostante il capo fosse parte di una gamma più ampia di minigonne con le stampe e i motivi delle bandiere di tutto il mondo, quella di inserire l’Arabia Saudita è stata una scelta che ha scatenato le polemiche di moltissimi utenti, che hanno espresso i loro malumori su X (ex Twitter). Secondo il web, la minigonna con la bandiera dell’Arabia Saudita sarebbe «offensiva» e «irrispettosa» nei confronti della cultura e della religione islamica.
«Chiedi scusa all’Arabia Saudita e cancella il design» ha twittato un utente chiamando in causa la stilista, che a sua volta ha risposto affermando che «una minigonna come atto di guerra nel 2023 è molto distopico». «Non si tratta della gonna» ha scritto un altro utente su X. «Stai insultando un’intera religione usando parole religiose come disegno sulla gonna. Abbi un po’ di vergogna e ammetti la tua colpa». Infine, dopo le numerose polemiche, la stilista si è scusata pubblicamente per l’utilizzo della bandiera, che recitava alcune parole sacre della religione islamica, e ha assicurato di rimuovere il design dalla collezione.
