Basta “Porca pu*tena”. La pubblicità di Tim Vision con Lino Banfi sarà tagliata. Nella versione che andrà in onda non ci sarà più l’imprecazione-tormentone dell’attore pugliese. La denuncia del Moige (Movimento Italiano Genitori) all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato TV è stata quindi accolta. «È proprio questa espressione, ovvero ciò che rende sgradito lo spot alle famiglie e ai minori, ad aver richiamato l’attenzione del Moige: sembra infatti che, affinché lo spettatore a casa non si annoi, sia necessario ravvivare l’interesse con qualcosa che possa scandalizzare o almeno catturare il pubblico – aveva scritto in una nota l’associazione – Una soluzione antiquata e sulla lunga controproducente per le stesse aziende, associate a riferimenti trash nell’immaginario dei clienti, che consigliamo fortemente di non reiterare. In una tv già subissata da contenuti volgari e inadatti ai minori, non si sente davvero bisogno di un ulteriore dose di cattivo gusto e volgarità: e non è possibile derubricare un’esclamazione del genere trasformandola in un motto di spirito o in una forma ironica, giocando magari sul personaggio – amatissimo – di Oronzo Canà [il protagonista del film “L’allenatore nel pallone” che pronunciava la frase incriminata, ndr]. “Le parole sono importanti”, diceva Nanni Moretti, e in questo caso le parole scelte per lo spot di TIMvision appaiono chiarissime e assolutamente non fraintendibili».
UPDATE: Con riferimento a quanto riportato in merito allo spot di TimVision con protagonista Lino Banfi, TIM precisa che non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio.