L’agenzia Italiana del Farmaco, Aifa, attraverso Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) ha approvato la decisione della rimborsabilità degli anticoncezionali per le donne di ogni età, la pillola dovrà quindi rientrare nelle spese del servizio sanitario italiano. Questa riforma dovrebbe costare allo stato circa 140 mln di euro l’anno ma permetterà alle donne di poter usufruire del farmaco contraccettivo in maniera gratuita. Oltre al contraccettivo, l’Agenzia ha disposto anche la rimborsabilità della Prep, contro l’infezione da Hiv. Così facendo, il nostro Paese si allineerà alla strategia di prevenzione di altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania.
Giovanna Scroccaro, presidente del Comitato prezzi e rimborso dell’AIFA, al “Quotidiano Sanità”, ha dichiarato: «sarà reso disponibile un certo quantitativo di medicinali. Una decisione importante che consentirà di ampliare la platea di utilizzatrici che non potevano permettersi la contraccezione orale perché troppo costosa. I prezzi della pillola variano da 10 a 25 euro a confezione ma non si può valutare quale sia migliore dell’altra in quanto, finendo nella fascia dei farmaci non rimborsabili, non erano soggette a contrattazione del prezzo», come riporta il “Corriere della Sera”.