E’ andato in onda venerdì 30 aprile l’ultimo appuntamento con Felicissima Sera, il programma di Pio e Amedeo che ha registrato ascolti da record con 4.331.000 di spettatori pari al 22.5% di share. Durante la puntata il duo comico foggiano ha fatto un monologo sulle “parole proibite” che ha acceso un grande dibattito sul web.
“Non si può dire più niente. Oggi contano più le parole che le intenzioni, oggi contano più le parole che il significato che ci metti dentro. La vera differenza è la cattiveria […]. Se tu dici i neri devono stare a casa loro, è peggio di dire ‘oh n*gr* ti vengo a prendere e andiamo a mangiare una cosa insieme’ […] e qual è la cosa più brutta da ascoltare? La prima. […] Sono parole che non si possono dire in televisione e invece si dovrebbe poter dire tutto. Far capire che il problema è l’intenzione […] Devi dire per forza gay, non si può dire ri******e”.
Il pubblico si è diviso tra chi è d’accordo con i due comici e chi invece li “condanna” per una sorta di superficialità e leggerezza usata nelle parole. Si leggono infatti su Twitter sia commenti a favore dei comici “Quella volta che Pio e Amedeo sfidarono il politically correct. 90 minuti di applausi”, sia contrari: “Pio e Amedeo ci tengono a sdoganare delle parole che non verranno mai usate come insulti nei loro confronti”.
Anche personaggi come Stefania Orlando e Aurora Ramazzotti sono intervenuti: la prima ha twittato: “Ma cosa ne sanno gli uomini bianchi del disagio che possono provare gli uomini neri nell’essere chiamati n*gr* e che ne sanno gli uomini eterosessuali del disagio che provano gli uomini omosessuali nell’essere chiamati f***i”. Invece, la Ramazzotti scrive: ”Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione… rimane per me un mistero irrisolvibile”.