Principe Harry, cosa emerge dopo il secondo giorno di testimonianza in tribunale a Londra

Dopo la prima giornata di deposizioni, oggi – mercoledì 7 giugno – il principe Harry è tornato in tribunale a Londra per testimoniare contro il Mirror Group Newspapers (Mgn), accusato di averlo intercettato illegalmente, sfruttando una falla nella sicurezza per accedere ai messaggi, al fine di generare news.

In un’aula straripante, tra membri del pubblico e circa una ventina di giornalisti, il duca di Sussex è tornato sul banco dei testimoni per essere controinterrogato dall’avvocato del Mirror Group Newspaper a proposito delle accuse mosse contro l’editore che ha negato qualsiasi tipo di attività illecita.

Nel corso della sua deposizione, secondo quanto riportato anche dalla “BBC”, Harry ha oggi affermato di aver trovato un dispositivo di localizzazione sull’auto appartenente alla sua ex fidanzata Chelsy Davy, sostenendo che fosse stato collocato da un investigatore privato – da lui già accusato di averlo preso di mira -. «Per tutta la mia vita la stampa mi ha ingannato» afferma il principe, «ha coperto illeciti, in modo da essere seduto in tribunale sapendo che la difesa ha le prove davanti a loro, e il signor Green [l’avvocato dell’editore] dice che sto speculando… non sono del tutto sicuro di cosa dire al riguardo».

Analizzando alcuni articoli di giornale pubblicati nel corso degli anni, inoltre, il principe ha anche dichiarato: «Sarebbe un’ingiustizia se perdo». Il responso, però, dovrebbe arrivare tra più di due settimane, a seguito delle testimonianze e delle dichiarazioni conclusive. 

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