Shakira si è raccontata in una lunga intervista a “Elle” dove non si è nascosta dal raccontare del periodo buio che sta vivendo, seguito alla fine della relazione con Gerard Piqué. Cosa la stai aiutando a uscirne? La musica. «Nel mio caso, penso che scrivere musica sia come andare dallo strizzacervelli, solo più economico. E mi aiuta a guarire. […] Ci sono stati giorni in cui ho dovuto raccogliere pezzi di me stessa dal pavimento. E l’unico modo per farlo, per farlo davvero, è stato attraverso la musica […] E sento che in questo momento della mia vita, che è probabilmente uno dei più difficili e bui della mia vita, la musica ha portato la luce».
Per la cantante è la prima intervista pubblica dopo la fine della sua storia d’amore durata 11 anni. «È davvero difficile parlarne […] Sono rimasta in silenzio e ho appena provato a elaborare tutto. Ehm, e sì, è difficile parlarne, soprattutto perché lo sto ancora attraversando, e perché sono sotto gli occhi del pubblico e perché la nostra separazione non è come una separazione normale. E quindi è stata dura non solo per me, ma anche per i miei figli. Incredibilmente difficile. Ho paparazzi che si accampano fuori, davanti a casa mia, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E non c’è un posto dove posso nascondermi da loro con i miei figli, a parte la mia stessa casa» e ha aggiunto: «ai miei figli cerco di nascondere loro la situazione il più possibile. È davvero sconvolgente per due bambini che stanno cercando di elaborare la separazione dei loro genitori».
È stato un periodo difficile, come mai nella vita per Shakira che nel frattempo ha dovuto sostenere anche il padre per un bel po’ di tempo malato. Continua a ripetere che «questa è probabilmente l’ora più buia della sua vita». Ma la cantante non si recrimina nulla, consapevole di aver fatto dei sacrifici, delle rinunce e di aver messo tutta se stessa in questa relazione.
A proposito invece delle accuse di frode fiscali per cui la star rischia otto anni di carcare, Shakira ha precisato senza mezze misure: «Queste sono false accuse. Ho pagato tutto ciò che sostenevano che dovessi, anche prima che inventassero una causa».