Shein è arrivato a Torino con il temporary shop, accolto da lunghe file per accedere nel punto vendita di via Roma. Ma non solo. Perché a “battezzare” il grande successo, c’è stato spazio anche per un “imprevisto”. Alcuni attivisti per l’ambiente hanno infatti irruzione all’interno del negozio attaccando dei volantini contro il colosso del fast fashion. L’iniziativa è volta a sensibilizzare la clientela, a cui sono stati distribuiti anche quei volantini, sul modo in cui lavora l’azienda cinese. Come riporta il Corriere Torino, su questi volantini c’erano messaggi come: «Una maglietta di Shein utilizza 2500 litri d’acqua per essere prodotta», oltre a raffigurare foto di lavoratori del marchio sfruttati.
L’iniziativa è frutto dell’idea di Federico Ostuni, in arte BaroneOstu, da molto tempo sensibile al tema del fast fashion, che, su Instagram ha poi scritto in un post: «La protesta è pacifica, nessun atto violento, l’azione ha lo scopo di informare e sensibilizzare le persone in coda al popup di Shein sul vero prezzo da pagare per acquistare un capo dell’Ultra fast fashion». E inoltre, nel post ha così detto: «L’azienda di ultra fast-fashion Shein apre per cinque giorni uno store temporaneo a Torino per far toccare con mano i propri prodotti alla sua fedelissima clientela abituata a comprare online. Angoli instagrammabili color pastello, vestiti low cost ed una bella campagna di influencer marketing sono quello che vedrete all’interno del pop-up… ma quello che non vedete dov’è?».
Prima di continuare: «Ora, come il protagonista del film sopra citato (“Essi vivono” di John Carpenter ndr.), indossiamo gli occhiali e vediamo la realtà: vestiti prodotti con materiale tossico e poco duraturo dipendenti sottopagati costretti a lavorare in luoghi ad alto rischio strutturale e batteriologico, utilizzo sfrenato di materie prime e fonti non rinnovabili ed ultimo, ma non per importanza, il più alto livello di inquinamento tra le aziende della fast fashion generato dalla produzione continua di capi d’abbigliamento. Comprare su Shein vuol dire finanziare tutto quello che ho appena scritto, un bell’outfit low cost vale la vita di una persona? Per un accessorio di tendenza conviene contribuire a distruggere il Pianeta? Quando compri o pubblicizzi questo marchio stai scegliendo da che parte stare!», conclude.
[📸 Panos Pictures – Public Eye]