La notte più attesa dell’anno è arrivata. Stanotte il Dolby Theatre di Hollywood si illuminerà con le stelle del cinema e dello spettacolo. Uno show unico che però non è stato solo il momento in cui premiare i migliori film e i migliori protagonisti dell’anno al cinema, ma anche il luogo dove tutto può accadere. E, infatti, Will Smith e Chris Rock, l’anno scorso, ce lo hanno insegnato. Il celebre schiaffo, conseguenza di una battuta del comico sulla moglie dell’attore, ha fatto parlare per mesi e mesi. Ma negli anni non è l’unico “imprevisto” che ha fatto discutere.
Partendo da lontano, nel 1973, Marlon Brando addirittura disertò la cerimonia, rifiutando il premio come miglior attore protagonista per “Il Padrino” a causa del pessimo trattamento dei nativi americani da parte di Hollywood. Tanto da far salire sul palco, per ritirare il premio, Sacheen Littlefeather, giovane nativa americana, appunto. E che dire del 1974, quando l’attivista per i diritti degli omosessuali, Robert Opel, salì sul palco completamente nudo? Dimostrazioni un po’ meno evidenti, ma iconiche. L’attore statunitense, di origini ucraine, Jack Palance nel 1992 ritirò il premio come miglior attore non protagonista e, alla veneranda età di 73 anni, mostrò le sue doti fisiche con delle flessioni con un solo braccio.
Se la gioia del “nostro” Roberto Benigni nel 1999 è stata contagiosa – saltò sui seggiolini dopo l’iconico grido “Roberto!” di Sofia Loren alla lettura del vincitore del miglior film straniero -, durante gli Oscar sono stati tanti gli epic fail. Come Jennifer Lawrence, miglior attrice nel 2013, che salendo sul palco è inciampata sulle scale. Ma forse, oltre allo schiaffo del 2022 di Will Smith, il momento più clamoroso è avvenuto nel 2017. Warren Beatty ha in mano la busta sbagliata e annuncia che il miglior film è “La La Land”, quando in realtà a vincere è “Moonlight”. Chissà se quest’anno qualcuno cercherà di eguagliare questi momenti storici…