Trump, dopo la quarta incriminazione in Georgia gli avvocati del tycoon starebbero negoziando la sua “resa”

Donald Trump fa poker di incriminazioni. Dopo quella del 30 marzo per il presunto pagamento di 130mila dollari all’attrice di film a luci rosse Stormy Daniels, a cui è seguita l’incriminazione del 9 giugno per aver conservato nella propria villa di Mar-a-Lago alcuni documenti governativi top secret, e infine il 1° agosto quella per cospirazione contro gli Stati Uniti in relazione ai fatti che portarono all’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021, questa volta la giuria della contea di Fulton ad Atlanta, in Georgia, ha approvato le accuse secondo cui Trump avrebbe tentato di invertire il risultato delle presidenziali 2020 nello stato.

La data del processo non è stata ancora fissata ma lo sceriffo di Fulton ha dichiarato al quotidiano locale “Atlanta Journal Constitution” che “la prigione è sempre aperta, Donald Trump, Rudy Giuliani e gli altri co-imputati hanno il posto prenotato. La procuratrice Fani Willis gli ha intimato di consegnarsi entro mezzogiorno del 25 agosto e noi abbiamo preparato le celle”.

Intanto la “CNN” riporta che gli avvocati dell’ex presidente starebbero trattando con l’ufficio del procuratore distrettuale di Fulton la possibilità che Trump si consegni spontaneamente già la prossima settimana, anche se non ci sarebbe ancora una data certa. L’intenzione dei legali sarebbe quella di garantire al tycoon un trattamento meno severo.

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