Uganda, carcere per chi dice di essere gay: l’assurda legge contro l’omosessualità

Ricatti, denunce e pene esemplari. Sta facendo discutere il disegno di legge, approvato ampiamente ieri, dal parlamento dell’Uganda contro gli omosessuali. Se nel Paese, già erano illegali gli atti omosessuali, questo nuovo provvedimento introduce diversi reati penali. Come per chi semplicemente si indentifica come gay, riporta CNN, rischiando addirittura fino a 20 anni di carcere. Persino amici o familiari avrebbero il dovere di denunciare alle autorità l’orientamento sessuale delle persone, aggiunge BBC.

È uno dei provvedimenti più duri al mondo in questo senso. L’Uganda è un Paese estremamente conservatore, che già anni fa tentò di approvare una legge che proponeva prima la pena di morte, poi l’ergastolo per il sesso tra omosessuali, ma che poi la Corte costituzionale fece decadere. Nel nuovo disegno di legge, inoltre, viene introdotta la pena di morte per ciò che viene definita “l’omosessualità aggravata”, ovvero l’inclusione di atti sessuali commessi impropriamente senza consenso contro bambini, persone con disabilità o incesto, come riportano Reuters e CNN, a proposito degli emendamenti presentati dalla presidente per gli affari legali e parlamentari, Robina Rwakoojo.

Un attacco alla libertà e alla privacy della comunità LGBTQ+. Il progetto di legge punta a proteggere la profonda cultura ecclesiastica del Paese, ma anche i valori tradizionali della famiglia. Un’autentica caccia. Vengono bandite le associazioni, i media e tutti coloro che promuoveranno l’omosessualità, con la possibilità di incarcerare chi non si atterrà alla legge. Persino i proprietari di immobili in cui avverranno atti sessuali, come “bordelli” tra omosessuali o qualsiasi altra attività per i diritti delle minoranze sessuali, come riporta BBC, rischiano di essere incarcerati. L’ultima parola ora spetterà al presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se approvare la legge o rigettarla, scegliendo tra i buoni rapporti con l’Occidente, che già critica il provvedimento, o accontentare lo spirito conservatore che domina nel Paese.

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