O la odi o la ami. Non ci sono mezze misure per la canottiera bianca, che più di cent’anni fa si è insinuata nel guardaroba maschile come underwear e che oggi si conferma regina dello street style. Nel corso degli anni l’hanno indossata più o meno tutti: dal sexy e spietato Marlon Brando in “Un tram che si chiama Desiderio”, all’eccentrico Freddy Mercury, che da divisa machista l’ha trasformata in un simbolo della comunità gay sui palcoscenici di tutto il mondo. A fine secolo poi è approdata poi sulla passerella autunno-inverno 1989/1990 di Dolce&Gabbana, mentre un giovane papà David Beckham la portava ad affermarsi sempre di più nell’immaginario pop dell’epoca.
Aderente, rivelatrice, un po’ rude ma tanto sensuale: la canottiera bianca si adatta alla personalità di chi la indossa. Timothée Chalamet, Manu Rìos e Shawn Mendes la rendono casual e delicata con il loro appeal da soft boy, mentre Machine Gun Kelly e Justin Bieber la indossano come facevano le star dell’hip hop negli anni ’90, con pantaloni baggy e trucker hat. Jared Leto fa della canottiera bianca la divisa di una rockstar, proprio come Pete Doherty, che negli anni 2000 la indossava morbida e stropicciata, con fare da viveur. E in Italia, c’è perfino chi l’ha portata al Festival di Sanremo: ricordate Leo Gassman e Giovanni Truppi? Insomma, la canottiera bianca non ha mai smesso di affrontare critiche e rimproveri, ma nonostante ciò rimane a testa alta un capo iconico senza eguali.
