Usa, in Florida arriva la legge che vieta l’interruzione di gravidanza dopo sei settimane 

Dallo scorso ottobre, quando la morsa contro l’aborto negli Stati Uniti si è fatta più stretta, diversi Stati del Sud hanno approvato leggi che ne limitano la pratica. L’ultima restrizione arriva dalla Florida, dove il governo dei Repubblicani ha firmato nella giornata di ieri, 13 aprile, una legge che vieta alle donne di abortire dopo le prime sei settimane di gravidanza, come riporta “AP News”.

Perché il divieto entri in vigore, bisognerà aspettare il via libera da parte della Corte Suprema della Florida ma per ora anche lo Stato più a sud-est degli Stati Uniti ha aderito alla campagna per limitare la libertà delle donne di abortire. Sembrerebbe una formalità, ma per ora la firma della legge rappresenta una vittoria per Ron DeSantis, probabile candidato repubblicano alle prossime primarie. 

La legge prevederebbe alcune eccezioni: le vittime di stupro o di incesto potranno ricorrere all’interruzione di gravidanza fino al raggiungimento delle 15 settimane, ma i vari casi dovranno essere dimostrati tramite denunce alla polizia e corredati di prove.

Le associazioni a favore del diritto all’aborto hanno bollato la proposta di DeSantis come estrema e i democratici, attraverso le parole della  portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato: «Questo divieto impedirebbe a quattro milioni di donne della Florida in età riproduttiva di accedere alle cure per l’aborto dopo sei settimane, prima ancora che molte donne sappiano di essere incinte. […] Questo divieto avrebbe anche un impatto sui quasi 15 milioni di donne in età riproduttiva che vivono negli stati che vietano l’aborto in tutto il Sud, molte delle quali hanno precedentemente fatto affidamento sul viaggio in Florida come opzione per accedere alle cure».

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