Vivienne Westwood, la mostra itinerante che celebra il corsetto

A pochi mesi dalla morte dell’omonima fondatrice, Vivienne Westwood inaugura una mostra itinerante che celebra uno degli elementi chiave della maison, nonché signature della compiante stilista. “Vivienne Westwood Corsets – 1987 to Present Day” è il nome della retrospettiva che punta i riflettori sul corsetto, in un percorso sovversivo che lo ha portato a trasformarsi da underwear ad outerwear. Nato per stringere la vita e sostenere il busto, il corsetto è stato uno degli indumenti intimi più controversi della storia e getta le sue radici sin nel 1500, nella corte francese di Caterina de’ Medici. Ed è proprio la boutique parigina di Vivienne Westwood ad inaugurare la mostra, che dall’8 maggio (durante la Craft Week) si sposterà a Londra, nello store di Conduit Street 44.

Con la sua indomabile carica creativa, Vivienne Westwood ha saputo ribaltare le sorti del corsetto trasformandolo in un arma di seduzione e di empowerment femminile, oltre a renderlo il capo di punta di ogni collezione. L’approccio rivoluzionario alla corsetteria lo ha trasformato, inoltre, in un capo da indossare quotidianamente, con un gioco di layering che lo vede spiccare su abiti drappeggiati, morbide camicie e t-shirt. Dal corsetto “Statue of Liberty”, ispirato al modello del XVIII secolo, presentato nella collezione “Harris Tweed” del 1987, si passa poi alle stampe rinascimentali della primavera-estate 1990, per arrivare agli iconici rivestimenti tartan e le iterazioni più recenti di Andreas Kronthaler. La mostra itinerante ci porta in un viaggio immersivo che intreccia i codici della moda a quelli della cultura e della storia dell’arte, con un focus nitido sull’artigianalità.

Il tutto, accompagnato dal lancio di una linea di gioielli limited edition che trasformano il corsetto in un vero e proprio gioiello. Il modello “Portrait”, simbolo della maison britannica, diventa un ciondolo tridimensionale dorato che pende da collane, bracciali ed orecchini, rievocando la silhouette presentata durante la collezione autunno-inverno 1988/89 “Time Machine”. Con Vivienne Westwood il corsetto si ricontestualizza e diventa una rivendicazione del potere femminile – sessuale e non. Ma Vivienne Westwood usava la biancheria intima come capospalla ancora prima del debutto in passerella. La stilista ha reinventò le sorti della corsetteria già negli anni ’70, con una linea di abbigliamento fetish presentata nel suo negozio SEX, a King’s Road, epicentro del movimento punk londinese. Prima ancora del celebre corsetto “Statue Of Liberty”, poi, ci fu il Mud Bra del 1982: un reggiseno rétro con cuciture in raso, nato per essere indossato sopra ad un top a maniche lunghe, nella collezione “Nostalgia of Mud”.

Crediti foto: profilo Instagram @viviennewestwood

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