L’aumento dei prezzi non coinvolge solo i brand di alta moda, ma anche il fast fashion. Tra questi, spicca il nome di Zara. Da quando Marta Ortega, figlia del fondatore della catena di negozi Inditex Amancio Ortega, è passata alla direzione del brand, Zara si sta posizionando sempre più in alto. Nel corso di un anno, infatti, il colosso spagnolo ha intrapreso un’operazione di rebranding che parte direttamente dai prezzi. Una strategia che mira all’high fashion che, secondo un’analisi di BoF, ha portato Zara in una posizione più elevata anche in termini di qualità.
Nonostante i duri anni di inflazione, l’ereditiera Inditex ha avuto il coraggio di aumentare sensibilmente i prezzi di Zara, durante il 2022. Ciò ha comportato, inevitabilmente, l’allontanamento di una fascia di clienti più sensibili ai costi, ma contemporaneamente ha investito nell’immagine del brand. In particolare, Inditex ha puntato su una cura maggiore dei negozi situati in posizioni di rilievo, come ad esempio quello in rue de Rivoli a Parigi. Al contempo, alcuni negozi più piccoli sono stati chiusi. Ma la strategia di Marta Ortega pensa anche al dinamismo: quest’anno, Zara prevede di sostituire le etichette antitaccheggio con etichette RFID cucite direttamente sui capi. Questo cambiamento ridurrà nettamente i tempi di attesa alla cassa automatica, le code di clienti e la folla all’interno dei negozi.
Amancio Ortega possiede il 59,3% di Inditex mentre la figlia, Marta, lavora all’interno del gruppo sin da quando aveva 23 anni, partendo dai piani bassi. Da quando ha iniziato a ricoprire il ruolo di presidente non esecutivo di Zara, le azioni di Inditex sono aumentate del 50% e la società ha registrato le migliori vendite di sempre. Non è ancora noto se il colosso spagnolo continuerà la sua scalata verso l’alta moda. Inditex ha affermato, per il momento, di volersi concentrare su “massima qualità a prezzi accessibili e stabili”.