Dal 13 luglio lo sciopero degli attori di Hollywood associati al sindacato “SAG-AFTRA” sta creando più di un problema alle case di produzione e all’industria cinematografica americana. Sono molti i set che hanno dovuto spegnere luci e telecamere, da “Deadpool 3” a “Il Gladiatore 2” passando per le serie “The Mandalorian” e “Andor”, solo per citare alcuni tra i titoli maggiori.
L’attore e presidente di “SAG-AFTRA”, Fran Drescher, ha descritto le proteste come una risposta a un sistema ingiusto che umilia gli artisti. L’obiettivo principale è l’ottenimento di compensi più equi e calibrati al nuovo sistema di distribuzione dominato dalle piattaforme streaming e la limitazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nella scrittura e nella realizzazione dei film. Argomentazioni simili a quelle sostenute dagli sceneggiatori, in sciopero da maggio.
Intanto sempre più celebrità stanno rilasciando interviste spiegando le ragioni dello sciopero e i motivi della loro adesione. George Clooney, per esempio, ha parlato di “punto di svolta” per il settore: “Un gran numero di attori e scrittori hanno perso la possibilità di guadagnarsi da vivere. Perché il nostro settore sopravviva, questo deve cambiare”. ha detto Clooney. Stessa linea anche per Matt Damon: “Sarà dura per gli attori, per 160.000 attori. Ma c’è la differenza tra avere un’assistenza sanitaria e non averla. Dobbiamo fare ciò che è giusto per gli attori che non oggi non possono permettersela”.
Anche Jessica Chastain e Rosario Dawson si sono espresse pubblicamente per sostenere gli attori che non godono della loro stessa fama. “Non abbiamo paura di combattere e non ci tireremo indietro”, ha dichiarato la prima. “Sto scioperando perché se in passato non ci fosse stato qualcuno che scioperava per i miei diritti di attrice, avrei vissuto di ramen per il resto della mia vita. Il settore è cambiato e anche i contratti devono essere aggiornati “, ha sottolineato Dawson.
Mark Ruffalo è uno degli attori che da sempre è più vicino ai movimenti per i diritti, e anche in questa occasione non sta facendo mancare il suo sostegno alla causa: “Hanno creato un impero di miliardari e credono che noi attori non valiamo più. Mentre loro se ne vanno nei campi estivi dei ragazzi miliardari ridendo come gatti grassi, noi organizziamo un nuovo mondo per i lavoratori”, ha dichiarato con tono combattivo.
Come anticipato, una delle istanze degli attori riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, tema su cui si è concentrata Susan Sarandon. Sarandon pone una domanda agli Studios: “L’intelligenza artificiale influenzerà tutti, ma se non la regolamentiamo adesso, come potremo mai farlo in futuro?”.